Ogni evento sociale ha uno spazio dedicato ai rum e un altro dedicato ai whisky. È come se fossero cugini, o i tuoi zii preferiti che hanno sempre una storia interessantissima da raccontare per animare la serata.
Il rum e il whisky sono la stessa cosa? No, amici, proprio per niente. Il confronto tra rum e whisky è una dinamica ormai già esplorata, in modi diversi in giro per il mondo. Ci sono molte somiglianze qualitative tra rum e whisky, e solo una manciata di differenze. Per questo motivo, questi due distillati vengono spesso paragonati, specialmente in epoca recente.
Vi invitiamo a scoprire il viaggio del rum e del whisky dal campo fino alla bottiglia. Sapevate che un rum super premium può essere eccellente come un whisky top di gamma? È proprio così!
Origini
La provenienza geografica è un elemento sufficiente per affermare che il whisky e il rum sono diversi? Se affrontiamo la questione in termini generali, il rum appartiene a un mondo caraibico solare e divertente, mentre al whisky attribuiamo un’energia di carattere britannico che lo rende serio, educato e formale.
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Il rum nei libri di storia
La prima menzione storica del rum risale al 1650, in alcuni documenti perfettamente conservati provenienti dalla regione delle Barbados. La parola “rum” verrà menzionata nuovamente solo nel 1667, in un’ordinanza ufficiale del governo giamaicano.
A quell’epoca, i primi rum del mondo venivano distillati in Venezuela perché in questo Paese la coltivazione della canna da zucchero era largamente diffusa.
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Il whisky nei libri di storia
Il “cugino” whisky appoggia un piede in Irlanda e l’altro in Scozia. Un documento scozzese del 1494 presenta la prima menzione ufficiale del whisky, a quanto ci dicono gli storici. L’Irlanda, invece, è fermamente convinta che il whisky abbia avuto origine entro i suoi confini. Questa affermazione è dovuta al fatto che The Bushmills è la prima distilleria al mondo di cui si abbia documentazione, a dimostrare che sia stata fondata nel 1608. La questione è spinosa!
Come potete immaginare, il dibattito tra Scozia e Irlanda è molto meno rilassato di quello whisky rum/rum whisky, e noi lasciamo pacificamente che se la vedano tra di loro.
Differenze chiave
A nostro avviso, la differenza tra rum e whisky è abbastanza semplice. Sono due spirits multi-sfaccettati, nonostante le tecniche moderne di distillazione stiano continuando a evolversi e a generare nuove somiglianze tra i due.
Sia il rum che il whisky nascono da una materia prima grezza e ampiamente disponibile. Entrambi subiscono i processi di fermentazione, distillazione e invecchiamento in botte. Tutto ciò definisce la qualità del prodotto finale. Infine, entrambi i distillati raggiungono risultati eccellenti in termini di aromi e sapori. Ma proprio in queste somiglianze risiedono le differenze più importanti: parliamo di processi, di gusti e di intensità.
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Rum vs. Whisky: il processo
Vi state ancora chiedendo se rum e whisky siano la stessa cosa? Diamo un’occhiata alle materie prime per rispondere alla vostra domanda.
Il rum viene prodotto a partire dalla canna da zucchero, mentre il whisky ha origine da materia cerealicola, che può essere segale, orzo o grano. Questi prodotti della terra generano profili sensoriali molto specifici, caratteristici dei diversi distillati. Dopo la fermentazione e la distillazione, entrambi vengono trasferiti in botti di legno. In queste botti inizia il processo di invecchiamento, per ognuno con caratteristiche diverse.
I rum premium possono maturare in botti vergini di rovere americano, o in barili utilizzati in precedenza per far invecchiare bourbon o single malt. Le botti utilizzate per l’affinamento finale sono ex botti di sherry. È interessante pensare che alcuni produttori di whisky abbiano utilizzato lo stesso metodo per più di due secoli!
I whisky scozzesi raffinati vengono (quasi) sempre fatti invecchiare in botti precedentemente utilizzate. Questa è una tecnica antica, usata per la maturazione di prodotti super premium e senza tempo. Le botti ex-rum, ad esempio, conferiscono ai whisky note speziate e fruttate.
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Rum vs. Whisky: invecchiamento
L’invecchiamento è una fase fondamentale per gli spirits, in quanto dà aromi, intensità e note caratteristiche per ciascuno di essi. Nei Caraibi questo processo è molto rapido perché il tasso di evaporazione è alto, quindi i rum invecchiano con una velocità tre volte maggiore rispetto ai whisky. Per farci un’idea, dopo 12 anni di invecchiamento nei Caraibi, una botte di rum conterrà solo il 40% della sua quantità originale di prodotto.
In termini generali, il rum è considerato intenso, ricco e caldo. Proprio come uno zio che indossi la camicia a fiori di giorno e un look più elegante dopo il tramonto. Il whisky, d’altra parte, spesso è descritto come un distillato morbido, coerente e aromatico. Un po’ come lo zio elegante, immancabilmente vestito con l’abito in tre pezzi.
Il whisky acquisisce i suoi sapori principalmente dai barili in cui invecchia. Quindi, come avrete già intuito, sono proprio le botti a giocare il ruolo chiave sia nei whisky che nei rum. In aggiunta, i rum super premium sono molto assimilabili ai whisky in termini di complessità e carattere. Non dimentichiamoci però che il rum offre profili sensoriali molto distanti da quelli del whisky.
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Rum vs. Whisky: gusto e intensità
Concludiamo con un tema scottante: qual è il più intenso tra rum e whiskey? Il gusto è un argomento estremamente vasto. Ognuno dei due distillati ha caratteristiche aromatiche, gustative e visive che hanno conquistato una folta schiera di appassionati in tutto il mondo.
Partiamo da un dato comune: per entrambi, l’intensità è influenzata dal processo di invecchiamento, il quale a sua volta dipende dalle scelte del produttore.
A prescindere dall’intensità, sia il whisky che il rum trovano posto nel mondo della miscelazione. I prodotti più leggeri e morbidi tipicamente sono ingredienti più duttili per un cocktail. I blend più forti e caratterizzati vengono preferibilmente gustati in purezza, o al massimo con ghiaccio. Parlando nello specifico di miscelazione, il rum è sicuramente più versatile rispetto al whisky.
Il rum e il whisky hanno gradazioni alcoliche simili, ma l’intensità di sapore non è per forza influenzata dalla percentuale alcolica. Ci sono altre variabili che concorrono a questo risultato, come ad esempio il processo di distillazione che viene utilizzato o il tipo di legno scelto per l’invecchiamento.
Non importa dove, quando o con chi decidiate di versarvi un bicchiere: sia il rum che il whisky regaleranno ai vostri sensi un momento memorabile. E allora dedichiamo un brindisi al nostro cugino preferito nel mondo dei distillati!
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